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Pagina creata il 12 Marzo 2018
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Aggiornata Domenica 20-Mag-2018

 

C'ERA UNA VOLTA

 

Lo studio di un fotografo, una bottega e un'attività centenaria - l'ultima di questo tipo, così antica, a Lucca.

Meta accidentale ma frequentatissima di turisti e curiosi, occupava un piccolo edificio posto in una corte/giardino di Via Busdraghi, al civico 5, vicino alla ex Chiesa della Croce. Due stanzette appena, quasi identiche a centodieci anni fa.

L'edificio appartiene (o apparteneva) alla Curia che, nonostante gli accordi con il titolare, il signor Benetti, prima vendette tutto in barba anche al diritto di prelazione, poi ricomprò ad un prezzo cinque volte superiore, quindi, nel 2013, decise di liberarsi dell'affittuario sfrattandolo malamente per aprirvi un negozio di articoli sacri mai inaugurato.

Giusto o sbagliato, Benetti dovette andarsene e all'inizio del 2014, per effettuare le opere di restauro che riguardavano l'ex Chiesa ed oratorio della Croce, fu abbattuto l'architrave dell'ingresso alla corte/giardino. Sparì la bella insegna del fotografo e sparì anche la bacheca in cui esponeva le sue foto. All'interno non era dato sapere cosa stesse succedendo: la vista era impedita da pennelli di legno e teli.

L'augurio di chi ama questa città e la tiene d'occhio certamente più dei suoi amministratori, era che l'architrave fosse ricostruito esattamente com'era e che almeno la bacheca e l'insegna tornassero al loro posto, in perfetto stato.

Nel Giugno del 2014 lanciai l'allarme, su Fb e sul Web, ma evidentemente non servì.

Oggi (Dicembre 2015), i lavori sono terminati. L'architrave è stato ricostruito. L'insegna e la bacheca hanno probabilmente seguito all'altro mondo il buon Sergio (deceduto proprio in questi giorni).

Un altro pezzetto della nostra città, della sua storia, è sparito per sempre senza che alcuno abbia mosso un dito per impedirlo.

 

AGGIORNAMENTO

18 Settembre 2016

 

Già nel 2011 le due bacheche di legno in cui Benetti mostrava le sue foto all’angolo tra Via Fillungo e Via Busdraghi erano utilizzate dal locale che lì svolge la sua attività, tale “Vineria”. L’altra, sull’angolo opposto, è passata di mano presumibilmente dopo il 2014, con la chiusura dello studio fotografico. Segnalo queste tre bacheche dato che la quarta, quella posta in Via Busdraghi n. 5, come già evidenziato, è sparita con l’inizio dei lavori alla ex Chiesa della Croce (tra il 2013 e il 2014).

Della sua sparizione e della sparizione dell’insegna dovremmo chiedere conto ai proprietari del complesso che allora fu oggetto di restauri, i signori Guido Massimo Vitali e Annette Elisabeth Klein.

Ed ora vigiliamo sulle tre superstiti, per quel che serve e vale.

 

 

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